LA STORIA DI CARLOTTA

Trama e personaggi

La protagonista di questo romanzo è Carlotta, una donna che, alla soglia dei cinquant’anni, decide di scrivere la propria storia, un bilancio in cui, analizzando a ritroso le tappe della vita, dall’infanzia al presente, si pone la domanda del titolo: Che mi sono persa?
Il testo si suddivide in due parti: nella prima, scenario la Roma Capitolina, sono narrate le vicende che l’hanno vista crescere nel tentativo di emanciparsi da una presenza ingombrante ( “aggravante”), ovvero la mamma; si ripercorreranno le esperienze scolastiche, le amicizie, i primi batticuori, fino al matrimonio con Paride e la maternità.
La seconda parte è ambientata in Lombardia dove Carlotta, dopo la fine di un matrimonio e un periodo di grave depressione in cui si identifica con una “balenottera psicotica”, decide di ricominciare da se stessa insieme alla secondogenita Giada e al cane.
Non sarà così facile come sperava, altre sfide dovrà affrontare, ma alla fine imparerà a riconoscere i propri desideri, la voglia di indipendenza e soprattutto si sperimenterà come scrittrice, un talento emerso come una lava sotterranea e che esplode libero alla luce del sole.

Carlotta spezza le catene delle convenzioni sociali e dai pregiudizi che l’hanno sempre resa fino a quel momento una donna incompiuta nella sua essenza e vivrà le relazioni senza più sentirsi obbligata ad istituzionalizzare un legame per essere felice.
Il finale è un ulteriore gioco di specchi in cui non teme di immaginarsi anche in un futuro lontano, una vecchietta svampita dal linguaggio puro e smaliziato, un’ottantenne gioiosa che può rispondere alla domanda iniziale di non essersi persa più nulla della vita.
In definitiva Carlotta comprende che la vita non sempre inizia secondo l’età biologica, ma quando impariamo a cambiare la prospettiva sulla realtà che ci circonda e quando saremo capaci di bastare a noi stessi, lasciando andare con una risata e con tanto amore chi
siamo stati ieri.
Il romanzo si arricchisce inoltre di divertenti parodie intercalate tra le pagine del libro, racconti che rivisitano alcuni miti antichi in chiave moderna e vivace: La guerra di Troia, L’Odissea secondo Penelope, Il mito di Narciso.
Tra i variegati personaggi che costellano la narrazione, emergono però altri protagonisti, presenze fondamentali nella vita di Carlotta: i genitori, soprattutto la mamma, il marito Paride, detto il microchip ingrippato, i figli Giovanni e Giada, Trinity, amica e consigliera,
esperta di uomini alpha, ma anche lei con un matrimonio fallito alle spalle, la counselor Milla, fata saggia e dolcemente severa, e infine lui, P.M. il principe dei coglioni.
P.M., che comparirà nella seconda parte del libro, conosciuto tramite un sito di incontri, è un uomo narcisista e fragile, alla continua ricerca di un nido familiare che cercherà di costruire con numerose fidanzate “fotocopie” (chiama così le donne che considera “anime
gemelle” o presunte tali, visto che alla fine svaniscono appena cambia il vento).
Nasce tra loro una grande amicizia sul filo di un’intesa particolare, un’attrazione mentale e fisica che si concretizzerà in una storia di letto.
All’inizio tale relazione sarà vissuta dalla protagonista come un amore univoco, tossico e conflittuale, ma nel corso degli anni, P.M. diventerà il depositario della “chiave di volta” che consentirà a Carlotta di scoprirsi nella propria verità nascosta: una donna dalla sensualità erotica travolgente, forte di una passionalità a lei preclusa fino agli anni della rinascita.

Stile e linguaggio

Nonostante si affrontino situazioni spesso dolorose e traumatiche per la protagonista, si pensi agli anni bui della depressione ad esempio, Carlotta e la sua voce sferzante e ferma condurrà il lettore nella vicenda con stile leggero e linguaggio ironico.
È un variopinto mondo di tante storie nella storia, aneddoti che hanno lasciato una traccia, ricordi che costruiscono il puzzle bizzarro di un’intera esistenza.

Punto di vista e voce narrante

Il vero protagonista in realtà è l’ironia, ovvero il “Terzo occhio”, un teleobiettivo interno attraverso cui Carlotta racconta non solo di sé, ma di tutti coloro che sono stati compagni di viaggio in questo itinerario di vita: genitori, insegnanti, amici e amiche di scuola e comitive varie, principi immaginari, fidanzati, marito e figli, probabili generi e consuoceri, amanti o scopatori seriali, consiglieri e terapeuti.